La Nuova Venezia – Domenica 6 settembre 1998

Tutti i luoghi per incontri a sfondo erotico nell’ultima edizione della guida oMo

Appuntamenti a luci rosse.

Gli itinerari del sesso nel centro storico e in terraferma.

VENEZIA — Strade e anfratti bui, alberghi che non fanno caso a chi tiene per mano chi, night dove la trasgressione non è solo esibita per piglio estetico, spiagge e pinete che punteggiano il litorale a formare una costellazione a luci rosse. Non hanno nulla a che vedere con la solita Venezia del Canal Grande e dell’area marciana gli itinerari turistici di Sesso e Amore, Guida d’Italia 1998-99, la guida d’Italia che non consiglia cosa vedere nel Belpaese ma chi vedere. E come, dove, quando. Questo beadeker per turisti con un occhio ai monumenti e l’altro alla ricerca di compagni da portarsi a letto, in tre pagine traccia l’immagine di una Venezia parallela. Una città che a volte finisce nella cronaca nera, parente scomoda della città dei grandi eventi. I luoghi per innamorati, per esempio.
La guida della edizioni oMo non fa distinzioni di sesso, ma solo di età: i posti che elenca sono tutti vietati ai minori. Tutti gli altri, «Etero Bisex Gay Lesbo Trans», come recita il sottotitolo, sono benvenuti. I luoghi per incontrare la passione, dunque.Sono elencati solo quelli dove si va subito al sodo: il Muro del Pianto “alle spalle delle Procuratie nuove, dietro la Biblioteca Marciana”. Li si incontrano “bisex, gay” e ci si va “di giorno”, consiglia la guida. Stesse frequentazioni e stessi orari per la Stazione di Santa Lucia, mentre in terraferma per farsi incontrare bisogna aspettare il calar delle tenebre e frequentare Il “Cavalcavia di Marghera” e “via Cà di Marcello”.
Altro luogo gay suggerito è “San Giuliano” alle spalle dell’Hotel Ramada c’è una strada che porta al canile; alla fine, sulla destra c’è un cancello sempre aperto che dà su un parco».Due le menzioni per Jesolo: lo “Stadio Picchi” («per la strada che porta alla biglietteria dello stadio e in via del Carabiniere») e “piazza Brescia” («alle spalle del Kursaal»).Completano il panorama dei luoghi d’incontro all’aperto, le spiagge: “Alberoni e San Nicolò” al Lido, “Porto Santa Margherita a Caorle, Brenta a Chioggia, “Isola del Morto a Cortellazzo, la spiaggia libera a Bibione.
Alloggiare: scarsa la ricezione alberghiera anche per questo mercato di nicchia. A Cannaregio c’è il “Sardegna” («quando uno è in camera fa quello che gli pare, basta che non siano minori», dice la ti­tolare Maria Grazia Pili), a S. Erasmo “II lato azzurro”, ma al momento è tutto occupato. I night: “Excelsior” a Mestre, “Lady Marilyn” a Eraclea, “Paradise” a Gruaro. Vasta offerta per il Sexy shopping: “Punto Rosso” a Mestre, “Erosex” e “Video No Stop” a Caorle, i due De Sade a Jesolo. La guida dice anche a chi rivolgersi in caso di problemi per di Salute: alla “Eben Ezer”, la casa famiglia per ammalati di aids a Tarù, e al Gruppo C presso l’Usl-Igiene pubblica in via Santa Maria dei Battuti per il test Hiv anonimo.
(m. z.)

La Nuova Venezia – 12 Ottobre 1998

La pubblicazione vista al microscopio

Quante imprecisioni nel vademecum hard

Mestre – “Quella che avete tra le mani è la seconda edizione di una pubblicazione redatta con professionalità e onestà”, mette subito in chiaro la Prefazione di “Sesso e Amore – Guida Italia 1998-99”.
Eppure non mancano svarioni di geografia e sviste che confondono la mappa dei luoghi del sesso libero. Brilla per la sua assenza, ad esempio, il Terraglio, regno notturno delle lucciole: non nemmeno citato, come gran parte delle strade della prostituzione di Mestre. Il che, per i residenti delle zone, è un gran bene. Via Fratelli Bandiera, poi, diventa “il sottopassaggio del cavalcavia di Marghera”, mentre la stazione di Santa Lucia è citata come stazione di San Luca. Non mancano vistose gaffe da quattro in geografia: tra i luoghi di incontro all’aperto di Venezia figura anche il parcheggio nei dintorni del bar Eden, che però è a Spinea; un night per persone sole da frequentare in centro storico, secondo la guida; è L’Excelsior di via San Donà. Che però è a Mestre. E’ invece proprio a Venezia, ovviamente, Rialto. Solo che non è un luogo d’incontro, non nel senso inteso dalla guida: a incontrare si incontra, sempre, perché è pieno di turisti e gente da tutto il mondo, ma tutt’al più a sinistra del ponte di Rialto si rimedia un complimento, un invito a cena o, più facilmente, un borseggio, infine il citato parrucchiere Elen Elvis a Mestre da due anni fa solo acconciature senza trasgressioni.
(m. z.)

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